Immaginatevi il tempo in cui sulla terra combattevano i cavalieri. Un'era dove guerrieri e bardi cantavano di battaglie, eroismo, miti e leggende, quando le romantiche avventure d'oltremare facevano correre l'immaginazione.
Quel tempo è ora, perchè i cosiddetti maestri del Battle Metal, i Turisas (dal nome dell'antico dio della guerra finlandese), stanno riportando in vita tutto ciò. Come nel 1000 d.C.
“Tutto ciò arriva da qualche parte dal nostro profondo”, questa è il modo con cui Mathias 'Warlord' Nygård, cantante e principale compositore della band, prova a descrivere la sua musica e l'ispirazione che sta dietro di essa. “Suoniamo raccontando la storia, dove c'è dell'immaginario fantasy, ma non troppo, perchè a me non piace il fantasy metal con tutti quei draghi e via dicendo. Non c'è vera sostanza lì. Crediamo veramente in quello che facciamo.”.
Siate davvero spaventati.
Con le loro numerose apparizioni ai vari festival -Wacken, Tuska, Earthshaker, Party.San, Bloodstock, Nummirock, Summer Breeze, senza dimenicare il sold-out in Gran Bretagna del tour insieme ai compatrioti Lordi- non c'è da sorprendersi se la rivista inglese di Metal Hammer ha votato i Turisas come “Best New Band” nel 2006. Perchè semplicemente non c'è nessuno come loro.
Con l'album di debutto “Battle Metal” del 2004 e un entusiasmante tour folkeggiante, si erano già affermati come un nuovo genere a sé stante.
La loro musica è un grido di battaglia, un incontro con l'epico, con il folk nord-europero e uno scontro con l'onnipotenza dei riff.
“Tutto ciò non lo facciamo alla maniera rock ‘n’ roll”, ha aggiunto Nygård. “La musica è stata scritta in base alla storia, cercando di creare atmosfere che possano portare l'ascoltatore lungo un grande viaggio.” Un viaggio che racconta la storia dei Varangiani (nel caso che qualcuno di voi stesse dormendo durante il corso di storia medievale scandinava, i Varangiani sono vichinghi dell'XI secolo che hanno viaggiato attraverso il Mar Baltico e poi a Est, in una missione epica per la gloria e la conquista).
Ispirazioni orchestrali e tempi battenti, questo è quello che si vorrebbe nell'iPod mentre si saccheggia un villaggio o mentre si pianifica un viaggio verso continenti inesplorati. Certo, i Turisas hanno un violinista (e una fisarmonicista) con un debole per le cover folk degli Slayer. E sì, indossano anche pellicce e colori da guerra.
Non lasciatevi ingannare però.
“Ok, la gente pensa che questa sia pazzia, ma c'è un motivo per il quale tutto ciò funziona” dice Warlord. “Ci sono un sacco di interessanti vecchie storie che sono connesse con la nostra reltà. Non ci sono solo testi privi di senso, stiamo raccontando una storia qui”.
I Turisas hanno travolto tutti come una tormenta. Ora tocca a voi decidere da che parte stare, se farvi travolgere dalla loro impetuosità o se unirvi alla loro conquista, to Holmgard and beyond!
Edited by _.-Aldhissla-._ - 17/12/2010, 22:19
